Angelo Scavone

Elezioni Regionali 17/18 Novembre

Per le
nostre libertà

io scelgo

Scavone

Candidato Consiglio Regionale, nel collegio elettorale della Provincia di Bologna

Una candidatura per il cambiamento

Dopo essere stato candidato in Forza Italia alle elezioni politiche per il Senato della Repubblica del 2022, oggi ho deciso di scendere in campo per il Consiglio regionale dell’Emilia Romagna a supporto del candidato presidente Elena Ugolini, che può ripetere quanto fu reso possibile da Guazzaloca a Bologna nel 1999.

Le imprese, l’economia e la società dell’Emilia-Romagna e di Bologna riescono a realizzare grandi risultati nonostante il capillare controllo da parte di un sistema di potere che comprime le potenzialità della nostra società.

Per non soccombere alle grandi sfide che ci attendono, oggi é necessario liberare l’Emilia-Romagna dal regime che da oltre cinquant’anni domina l’economia e la società tramite un asfissiante reticolo politico-burocratico. Senza contare che la permanenza al potere di uno stesso partito da oltre cinquant’anni, rappresenta un’anomalia assolutamente contraria a qualsiasi principio di democrazia dell’alternanza.

Cambiare oggi è non solo giusto, ma anche possibile. Per questo ho deciso di proporre la mia candidatura in Forza Italia, che rappresenta la migliore garanzia per la difesa intransigente delle nostre libertà compresse in modo inaccettabile dall’inamovibile corporativismo rosso, allo scopo di sprigionare le migliori energie presenti nella regione.

In questo quadro occorre inserire le azioni politico-amministrative da realizzare per migliorare le condizioni di vita nella nostra Regione.

Il programma

Le azioni politico-amministrative da realizzare per migliorare le condizioni di vita nella nostra Regione devono essere orientate verso le seguenti priorità.

Occorre anzitutto affrontare con determinazione la gravissima crisi della sanità regionale. Occorre ridurre il deficit di bilancio esponenziale, che avrebbe dovuto condurre al commissariamento. Ridurre la tassazione addizionale, riducendo la burocrazia del sistema sanitario, per favorire medici ed altri professionisti della sanità. Risolvere il problema dell’assistenza di prossimità e domiciliare valorizzando il ruolo professionale dei medici di base.

Il trasporto pubblico regionale deve essere razionalizzato, potenziato e posto al servizio delle persone e delle imprese.

Le infrastrutture regionali, a cominciare da quelle di difesa del suolo colpevolmente trascurate dall’amministrazione Bonaccini, con le conseguenti devastanti alluvioni.

Realizzare l’Autonomia differenziata per valorizzare le potenzialità della nostra Regione, anziché attardarsi in sterili polemiche antigovernative in spregio al principio di leale collaborazione.

Le politiche della casa devono essere rivolte a garantire un bene primario sempre meno accessibile, con gravi ripercussioni sulle nuove famiglie e sulle nascite; occorre evitare limitazioni alla libera disponibilità delle proprietà private, diritto costituzionalmente protetto.

Prioritaria attenzione all’amministrazione della giustizia, per fornire maggiore supporto infrastrutturale agli uffici giudiziari ed alle case circondariali, da ampliare e manutenere per combattere degrado e sovraffollamento.

Sessantasette anni, nato a Roma, ma a Bologna dal 1974, dove si è diplomato al liceo Minghetti e laureato con lode presso la facoltà di Giurisprudenza, specializzandosi poi in Spagna e negli Stati Uniti.

La politica come passione

Nonostante i numerosi e gravosi impegni professionali mi sono da sempre dedicato con passione anche all’impegno politico, maturando un’importante esperienza, senza peraltro trascurare gli impegni professionali.

Non mi ritengo un politico di professione, ma un affermato professionista, che mette a disposizione delle comunità di Bologna e provincia la propria grande passione politica.

Sin da giovane mi sono impegnato e sono stato eletto negli organi collegiali della scuola ed in quelli accademici dell’Università, dove negli anni difficili della contestazione del 1977 ho rappresentato gli studenti riformatori antagonisti alla sinistra studentesca.

Da sempre socialdemocratico ha ricoperto importanti cariche di partito (Segretario nazionale dei giovani e poi segretario regionale del PSDI) ed istituzionali (eletto più volte nel Consiglio provinciale e nel Consiglio comunale di Bologna). Dove ho ricoperto anche la carica di Assessore del Comune di Bologna.

Successivamente, dopo essere stato eletto per la Lista Pannella per il Consiglio provinciale di Bologna, dal 1999 ho aderito al grande progetto politico di Silvio Berlusconi venni eletto nella lista di Forza Italia con la coalizione guidata da Giorgio Guazzaloca, ricoprendo l’incarico di delegato del Sindaco ai rapporti con l’Università del Rettore Roversi Monaco.

Più recentemente, nel 2022 sono stato candidato per Forza Italia nella lista per il Senato della Repubblica guidata da Anna Maria Bernini.

Ho ricoperto la carica di Coordinatore cittadino di Forza Italia per il 2023 e poi chiamato da Rosaria Tassinari ad assumere l’incarico di Responsabile del dipartimento Costituzione e Giustizia del Coordinamento regionale di Forza italia dell’Emilia-Romagna.

La cultura come impegno

In ambito culturale e scolastico ricopro la carica di Presidente della Società Dante Alighieri di Bologna che, fra l’altro, ha organizzato con il liceo Malpighi presieduto dalla la Prof. Elena Ugolini letture dantesche itineranti per la città di Bologna.

La società Dante Alighieri di Bologna gestisce inoltre la scuola di italiano per stranieri, nell’ambito della quale si propongono anche corsi di letteratura, cultura ed educazione civica agli stranieri che intendono acquisire conoscenze per la loro integrazione e per il loro inserimento nella società nazionale italiana.

Da sempre impegnato nella divulgazione dei principi della cultura occidentale, aderisco al Club Atlantico dell’Emilia-Romagna del quale ho ricoperto la carica di Presidente.

Infine ho aderito prima all’UDAI (Unione Democratica Amici d’Israele) e poi all’Associazione Italia-Israele, in difesa dei vaolori occidentali nel difficile scacchiere medioorientale.

L'avvocatura come vocazione

Conosciuto avvocato amministrativista, con patrocinio innanzi alla Suprema Corte di cassazione ed alle altre superiori magistrature, anche internazionali ha spesso difeso i privati contro gli eccessi di potere delle amministrazioni pubbliche.

L'insegnamento come missione

Dopo avere frequentato il Liceo-Ginnasio Dante Alighieri di Ravenna, nel 1974 mi sono trasferito a Bologna, dove ho conseguito la maturità classica presso il liceo Marco Minghetti e dove mi sono laureato con lode presso la facoltà di Giurisprudenza.

Specializzato in Spagna presso l’Università Menendez Pelayo di Madrid e negli Stati Uniti presso l’USIS, ho intrapreso la carriera universitaria insegnando diritto costituzionale nell’Università di Bologna.

Professore Alma Mater di diritto Costituzionale nell’Università degli Studi di Bologna ho da sempre coltivato avuto un rapporto preferenziale con gli studenti, approfondendo i temi delle libertà fondamentali e della loro tutela davanti alle Corti costituzionali ed alla Corte europea dei diritti umani. Ho anche approfondito numerosi temi fra i quali l’ordinamento regionale, il federalismo e le autonomie differenziate.

Ho collaborato alla stesura dello Statuto della Regione Veneto partecipando ai lavori della commissione presieduta da Livio Paladin.

Per la Regione Emilia-Romagna ho curato un gruppo di ricerca e di studi che, in occasione del cinquantesimo anniversario della formazione della Costituzione della Repubblica, ha pubblicato il volume La Costituzione vivente.

Forza Italia casa delle libertà per tutti i riformisti

Indipendentemente dal risultato complessivo della coalizione per cambiare il colore del Presidente e della giunta regionali, la mia candidatura per la elezione in Consiglio Regionale nella lista provinciale di Bologna di Forza Italia, si propone anche di contribuire fattivamente al proficuo lavoro del segretario Tajani per rilanciare il nostro partito ai più alti livelli a cui lo aveva portato il nostro grande leader Silvio Berlusconi.

Forza Italia può raggiungere questo risultato riproponendosi come forza di libertà e come partito autenticamente liberaldemocratico capace di realizzare la sintesi delle grandi forze popolari del riformismo cristiano, liberale e socialista.

Nell’ambito della coalizione di centrodestra, nella quale rimane leale ma autonomo alleato, Forza Italia intende contribuire con l’apporto delle idee e dei principi che si richiamano appunto alla tradizione di tutte quelle forze politiche, senza escluderne nessuna e senza che nessuna si voglia proporre come parte egemone.

Per riportare a Forza Italia il voto dei cittadini che si sono rivolti altrove e, in particolare, all’astensione è indispensabile presentarsi come una forza tranquilla di libertà, coesa e depurata da personalismi o, peggio, da conventicole che ne limitino le grandi potenzialità che oggi si presentano nel vasto campo di elettori privi di punti di riferimento.